Nei giorni scorsi, è stata approvata in Regione Lombardia la mozione sul controllo dei Cormorani, alla quale ha preso parte con vari suggerimenti anche U.P.BS, l’Unione dei pescatori bresciani.
Una mozione che proviene dalle richieste del territorio, allo scopo di difendere la fauna ittica locale dal grave impoverimento, ulteriormente causato dalla predazione da parte di migliaia di cormorani che, da tempo, si sono stanziati in laghi e fiumi della Lombardia. È urgente, a tale proposito, promuovere il censimento della popolazione dei cormorani per conoscere l’entità della loro presenza e la caduta ecologica che ciascun ecosistema può sostenere.
La situazione, decisamente complessa, si aggrava ulteriormente se consideriamo la presenza, oltre al cormorano, del siluro e dello smergo maggiore, che, lottando per le risorse, mettono a rischio di estinzione molte specie protette: la trota marmorata, il temolo, il barbo canino, lo scazzone, l’alborella, il pigo e la savetta.
La mozione propone di avviare uno studio per determinare, per ogni corpo idrico, la capacità di supporto massima di cormorani “tollerabili”, rivedendo i parametri numerici per la selezione degli stessi, adattandoli alla situazione attuale di ciascun tratto di acqua dolce. Tra le richieste, vi è anche l’autorizzazione alla selezione dei cormorani per i cacciatori che praticano la caccia da appostamento fisso, l’estensione della possibilità di contenimento dei cormorani a tutte le province lombarde, individuando un numero specifico di abbattimenti per ciascuna di esse. Infine, si richiede l’estensione del periodo di contenimento del c. dal 1° gennaio al 31 dicembre.