
A seguito di vari confronti con il tavolo di lavoro composto da vari rappresentanti delle maggiori Associazioni e le istituzioni regionali di Lombardia, Veneto e Trentino, lo scorso 8 ottobre è entrato ufficialmente in vigore il nuovo regolamento di pesca del Lago di Garda.
A seguito delle inevitabili incomprensioni che capitano in questi casi, per quanto riguarda l’introduzione del Tesserino delle catture (dilettanti) e del Libretto del pescato (professionisti), va specificato che questi documenti non sono ancora entrati in vigore e ciò accadrà in tempi ancora da concordare.
Tra le varie voci, la misura minima del Luccio (60 cm), della carpa (45 cm), della Tinca (35 cm) e del Persico Trota (30 cm). Per quanto riguarda il Coregone, il periodo di divieto di pesca va dal 1 dicembre al 31 gennaio. Per Agone – Sardina, con un limite di cattura di 40 capi, il periodo di divieto va dal 1 al 5 giugno, dal 20 giugno al 24 giugno, dal 1 luglio al 5 luglio e dal15 luglio al 19 luglio.
Svariate le proposte non accolte durante i vari confronti; tra queste, la richiesta di un maggior aumento, rispetto a quello attuato, della misura minima del luccio, che viene aumentata di soli 10 cm. Altra proposta, era stata una maggior salvaguardia per le foci dei fiumi o una miglior identificazione dei galleggianti che segnalano le reti in acqua, che purtroppo non ha trovato riscontro.
L’appuntamento è ora al Tavolo tecnico di coordinamento che, come da nuovo regolamento, verrà istituito nei prossimi mesi, al fine di salvaguardare ulteriormente e sostenere il patrimonio ittico del Garda.
Per la sardina non esiste più la chiusure di un gg alla settimana?